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Nuovo piano d'emergenza a Patti: ecco le vie di fuga in caso di terremoto

PATTI. I cittadini pattesi che abitano nelle zone rivierasche di Marina, Mongiove e Marinello in caso di arrivo di un'onda anomala hanno la possibilità di mettersi in salvo, prima del suo arrivo. Ciò grazie al sistema d'avanguardia, che si autoalimenta con macchinari di ultima generazione, che nell'ipotesi di un allarme tsunami, attraverso un collegamento radio sensori, predisposti in alcune boe posizionate al largo delle Isole Eolie e nei pressi dello Stromboli, sono in grado di avvertire la popolazione, tramite interventi sonori, con un anticipo di un massimo di mezz'ora, rispetto all'arrivo dell'onda anomala alta anche cinque metri.
È questo in sintesi, uno dei punti portanti, illustrato dal responsabile della protezione civile del Comune di Patti, Tindaro Triscari, nel corso di un convegno svoltosi presso la sala comunale di piazza Mario Sciacca, inerente alla presentazione del «Piano di Protezione Civile» del Comune di Patti, a cura del locale Lions Club, del Comune e dell'Istituto Borghese-Faranda.

Nel corso della manifestazione, è stato altresì illustrato un opuscolo informativo sui contenuti del suddetto piano, realizzato dagli allievi delle classi quarte del corso «Cat» coordinati dal prof Nicolino Natoli, in collaborazione con l'ufficio di protezione civile del Comune. A tal proposito, sono state preparate 3000 copie, già in buona parte distribuite ieri e che saranno anche divulgate sul sito on linee del Comune.

I sistemi di allarme sono predisposti nella stazione turistica di Marina, sul lungomare Filippo Zuccarello di fronte all'ex bar Antares, in contrada Playa, in prossimità dell'omonimo hotel, nella zona turistica del Galice, adiacente al villaggio "Simenzaru" in modo da coprire tutta la fascia costiera ed infine nella stazione turistica di Mongiove di fronte alla pizzeria Betta. Inoltre nell'eventualità di un maremoto, le zone di raduno sono previste a monte dell'ex tracciato ferroviario di Marina e quindi sino a Marinello, alquanto alte rispetto al livello del mare. Per cui grazie anche alla conformità del territorio, basta allontanarsi circa trecento metri dalla costa, direzione verso le aree interne della città per essere in zona sicurezza. Per quanto riguarda il caso di un terremoto di vasta entità sono diversi i centri di raduno e le vie di fuga già esistenti, presenti nel territorio pattese.

I punti di raccolta sono i campi sportivi Gepy Faranda e San Giovanni, parco urbano Robinson, sottostante piazza Marconi, la villa comunale di via Vittorio Emanuele, la nuova area di via fratelli Cervi e il mega parcheggio di via Alcide De Gasperi. Attenzionati, anche gli interventi da assumere per ridurre definitivamente i rischi cui è esposto il centro storico, la frazione Sorrentini ed alcune zone della stazione turistica di Marina che per la loro formazione orografica e urbanistica sono più vulnerabili rispetto al rischio sismico. Infine per quanto riguarda la zona di Tindari e Scala spiccano gli ampi parcheggi di Locanda 1 e 2 e quello degli Ulivi. «Con questa iniziativa - dice il presidente del Lions club, Nicola Molica - abbiamo messo su carta il piano di protezione civile, in modo da offrirlo gratuitamente ai cittadini. Ciò è nato grazie anche alla fattiva collaborazione dell'istituto Tecnico e degli uffici della protezione civile del Comune».

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