MESSINA. E' stato deciso il rafforzamento della tutela a Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi vittima di un agguato la scorsa notte. Secondo quanto si apprende, la decisione di rafforzare la scorta è stata presa al termine di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in via straordinaria questa mattina. "E' stato stigmatizzato - si legge nella nota della prefettura - il vile gesto e, nel contempo, è stato manifestato apprezzamento per il pronto intervento degli appartenenti alla Polizia di Stato che ha scongiurato il verificarsi di ben più gravi conseguenze''. La prefettura ha chiesto l'innalzamento del livello di protezione ad Antoci che da tempo è destinatario di minacce ''per l'incisiva attività svolta in materia di contrasto a diffuse forme di illiceità da parte della criminalità organizzata nell'utilizzo dei terreni demaniali''. La prefettura ricorda la stipula, nel marzo 2015, nel palazzo del Governo, di un Protocollo di Legalità tra Prefettura, Regione Siciliana, Ente Parco dei Nebrodi, Comuni aderenti all'Ente Parco dei Nebrodi ed Ente di Sviluppo Agricolo, finalizzato a rendere più incisivi i controlli antimafia nell'ambito delle procedure di concessione a privati di beni compresi nel Parco dei Nebrodi a tutela delle imprese che operano nel settore agro-silvo-pastorale e della corretta e trasparente gestione degli aiuti comunitari destinati al comparto agricolo. Sono state emesse, nei confronti di imprese controindicate, numerose informazioni antimafia interdittive, peraltro confermate nelle sedi giudiziarie, dice la prefettura.