NASO. I carabinieri di Messina, insieme ai militari dello squadrone eliportato Cacciatori Calabria, durante controlli in seguito all'attentato del 18 maggio scorso al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, hanno arrestato Francesco Nicodemo, 40 anni, per detenzione e spaccio di droga. L'uomo aveva nascosto in un casolare di sua proprietà, a Naso (Me), 13 chili di marijuana. I
carabinieri escludono che l'uomo possa avere responsabilità nell'attentato ad Antoci.
Ieri intanto, sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Catania padre e figlio per possesso di 1,6 chili di marijuana e per detenzione illegale di armi da guerra, munizionamento e ricettazione. Si tratta di Francesco Marchese, di 65 anni, e Lorenzo Marchese, di 35 anni.
Gli agenti hanno perquisito l’abitazione di Lorenzo Marchese, nel popolare rione di Librino. In questa casa sono stati sequestrati: diversi involucri contenenti marijuana del peso 1,6 chili, una bilancia di precisione, materiale atto al confezionamento e la somma di 2.490 euro ritenuta provento dell’illecita attività.
Durante la perquisizione è arrivato il padre Francesco che quando ha visto gli agenti si è dimostrato piuttosto nervoso. Gli investigatori hanno perciò deciso di perquisire anche la casa del Francesco Marchese. Nell’abitazione sono stati trovati e sequestrati: un fucile mitragliatore modello “Kalashnikov” con matricola abrasa, calibro 7,62 e tredici cartucce, una pistola mitragliatrice modello “Skorpion” con matricola abrasa, calibro 7,65 e sette cartucce.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria i Marchese sono stati portati nel carcere “Piazza Lanza” di Catania.
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