CAPO D'ORLANDO. Sarà il sofisticato incrocio dei dati che fornirà il sistema Gps del Corpo Forestale a quantificare, tra pochi giorni, la fetta di territorio distrutta nell' infernale giornata di giovedì tra Capo d' Orlando e Naso. Intanto, però, una prima stima parla di circa 200 ettari (50 di superficie boschiva e macchia mediterranea e gli altri 150 ettari di colture e terreni agricoli) mandati in fumo dal solo incendio partito da contrada Brucoli, nel comune di Naso e spinto dal vento sino alle colline che circondano Capo d' Orlando. A questo si aggiungono i circa 15 ettari di terreni distrutti da un altro incendio scoppiato la mattina nella zona Convento, a Naso, e che ha lambito l' ex ospedale e danneggiato il parco sub urbano. Appena giungeranno tutti i dati, che consentiranno anche una stima esatta dei danni economici, il carteggio sarà trasmesso dal Distaccamento della Forestale di Naso, coordinata dal commissario Vincenzo Polino, alla Procura di Patti. Quasi certamente, a quel punto partirà l' inchiesta che però, va detto, appare molto complicata. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI MESSINA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE