MESSINA. Gran parte delle attrezzature acquistate per il Polo oncologico d' eccellenza dell' ospedale Papar do di Messina, costato quaranta milioni di fondi europei ma mai attivato, non sono più utilizzabili.
Resteranno mai utilizzate, impacchettate, e probabilmente dovranno essere smaltite, cioè buttate, spendendo altri soldi. Tra queste figurano due sequenziometri per il Dna che costano almeno centomila euro l' uno, e 6 sterilizzatori che costano 140 mila euro l' uno. La direzione generale del Papardo ha tentato di attivarli inutilmente. Voleva utilizzare i sequenziometri per la medicina predittiva sulle neoplasie. Si è rivolta alla ditte costruttrici ed ha avuto un' amara sorpresa: le ditte costruttrici non esistono più, quindi non è possibile aggiornare i software che erano stati installa ti per il funzionamento.
Quegli strumenti giacciono nei cantinati o in reparti fantasma dell' ospedale Papardo, così come tante altre attrezzature: dai lettini, ai comodini acquistati per quel reparto Oncologico mai nato.
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