MESSINA. Omaggio a Maria Costa, scomparsa ieri mattina a 89 anni, patrimonio vivente Unesco, lasciando in lutto il mondo della cultura siciliana e un grande vuoto in chi ebbe il privilegio di conoscerla e di intervistarla. Da conversazioni private e appunti di lavoro, editi e anche inediti, un suo ritratto.
Piglio da generalessa, con tanto di berretto in testa, e una mimica molto espressiva. Ma modi sempre gentili e dolci, che incantano chiunque. «Il berretto lo porto spesso, - esordisce, quasi a scusarsi per il look - mi protegge dal sole o dall' umidità. Alla mia età mi devo riguardare, altro che». Ma quale età? sembra una ragazzina. Come la devo chiamare: signora, signorina, donna Maria? «Semplicemente Maria, come io ti chiamo Eleonora». Un sorriso e attacca come un fiume in piena: Oh, Eleonora, quando parli tutto s' indora...». Sono arrivata adesso da Palermo. «Rusulia palemmitana, sali e scinni a la funtana...».
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