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Auto precipita in un burrone, morta coppia a Messina

MESSINA. Due persone, marito e moglie, sono morte la scorsa notte precipitando con la loro auto in un burrone in contrada Lupo nel villaggio di Santo Stefano Briga a Messina. Le vittime sono i coniugi Francesco Lisa e Santina Ciulla, entrambi di 50 anni.

Si tratta di due allevatori che stavano seguendo il loro bestiame quando hanno perso il controllo dell'auto precipitando in una scarpata. Difficili le operazioni di recupero dei corpi per i vigili del fuoco.

Due giorni fa, a Marsala un ragazzo di 12 anni  è stato travolto da un'auto pirata mentre in  bicicletta stava percorrendo la strada principale del quartiere  popolare di Amabilina. Il ragazzino si  trova in coma farmacologico all'ospedale Civico di Palermo.

È stato un abitante della zona a notare la bici sull'asfalto  e accorgersi del 12enne riverso accanto al marciapiede, privo  di coscienza. Alcuni testimoni avrebbero riferito che a  investirlo sarebbe stata un'auto bianca con una donna  al volante, che poi non si è fermata a prestare soccorso. Sul  fatto indagano i carabinieri della Compagnia di Marsala, che  stanno cercando di acquisire informazioni utili dalle immagini  riprese dalla videocamera dell'isola ecologica nei pressi del  luogo in cui è avvenuto l'incidente.

Gravissimo incidente anche lungo la strada provinciale 31, vicino alla rotatoria di Contrada Macconi, ad Acate (Ragusa). A morire sul posto Aurelian Rata, di 33 anni. Con lui altri due rumeni che stavano camminando lungo il ciglio della strada, quando un veicolo li ha travolti, senza fermarsi, ed è fuggito via.

Gli altri due si trovano ricoverati all’Ospedale Guzzardi di Vittoria e dovrebbero essere fuori pericolo di vita. Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Vittoria per i rilievi planimetrici, al fine di delineare la dinamica dell’incidente e di individuare il responsabile. I militari stanno cercando d’individuare il pirata alla guida del veicolo che ha ucciso il rumeno.

Il cadavere dell’uomo è stato sottoposto ad ispezione ed è stato trasportato presso la camera mortuaria del cimitero di Acate, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Gaetano Scollo.

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