PATTI. Proseguono le indagini per cercare di capire se effettivamente è stato solo un gesto di cattivo gusto, oppure se concretamente la telefonata che ha annunciato giovedì scorso la presenza di una bomba al palazzo di giustizia di Patti era mirata a far slittare qualche processo in programma in quel giorno. «Attenzione, è stata depositata una bomba all' interno del Tribunale, pronta ad esplodere». Con questa semplice, quanto terrificante telefonata, fatta arrivare al centralino del palazzo di giustizia, verso le 9,15, di giovedì tempestivamente, entravano in funzione tutte le misure di massima sicurezza con gli uomini della polizia giudiziaria e del nucleo operativo dei carabinieri. Le indagini coordinate dal Procuratore Capo, Rosa Raffa, per fortuna davano esito negativo. Però a quanto sembra, anche se gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, occorre ricordare che ciò è la seconda volta che si verifica nell'arco di otto mesi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI MESSINA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE