Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Barcellona, impiegato comunale "Non in ufficio per 2 anni e 9 mesi"

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. E’ stato calcolato il danno erariale che ha causato un impiegato “fantasma” del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto che per due anni e nove mesi, dal mese di luglio 2012 al mese di aprile 2015, andava a timbrare il cartellino in entrata e in uscita, ma non si sarebbe mai presentato in ufficio. I finanzieri hanno calcolato che ammontano a oltre 64 mila euro le indennità  che avrebbe indebitamente percepito l’impiegato. Sono state quantificate tutte le retribuzioni, gli oneri previdenziali e contributivi erogati, con segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti sia del responsabile che degli altri tre soggetti in concorso. Gli indagati sono: il dipendente Giovanni Mascia, l’ex assessore Roberto Iraci, l’ex segretario generale Roberto Ribaudo e l’ex dirigente del settore urbanistica Elisabetta Bartolone. Per loro  il sostituto procuratore Federica Paiola ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio. I reati contestati sono la truffa aggravata e continuata ai danni dell’ente locale per il dipendente e l’abuso d’ufficio in concorso per gli tre altri soggetti. I finanzieri hanno effettuato delle investigazioni su quello che si potrebbe definire un impiegato “fantasma” che per due anni e nove mesi, dal mese di luglio 2012 al mese di aprile 2015, sulla carta era presente ma di fatto non si sarebbe mai presentato sul luogo di lavoro, all’ufficio urbanistica del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli accertamenti nella prima fase erano stati messi in atto dalla polizia municipale, che aveva  ricevuto una segnalazione di un capo servizio del Comune che si era lamentato con il proprio dirigente per il numero esiguo di personale a disposizione. L’attività investigativa eseguita dai militari che hanno disposto l’acquisizione di documenti e di testimonianze di persone avrebbero consentito di accertare l’assenza ingiustificata e prolungata del dipendente comunale. La persona in questione avrebbe timbrato  il badge, in entrata ed in uscita, allontanandosi immediatamente. In alcuni casi avrebbe anche presentato dei certificati medici. Le accurate indagini hanno permesso d’individuare violazioni di natura penale anche per altre persone che ricoprivano cariche di dirigente dell’ufficio urbanistica, segretario generale e di assessore con delega all’urbanistica.

leggi l'articolo completo