MESSINA. Domani, martedì 3, alle ore 10.30, in via San Filippo Bianchi, nel tratto di strada riservato agli eventi di Apollo-Spazio-Arte, l’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi, l’Art-director della manifestazione, Saverio Pugliatti, gli educatori e i protagonisti, terranno un incontro con la stampa a conclusione del Workshop di pittura.
All'evento, ideato e organizzato in sinergia con le strutture di prima accoglienza della nostra città, casa “Ahmed”, casa “Ahmal” e casa “Regina Elena”, hanno partecipato 15 minori stranieri al momento ospiti delle stesse.
“E’ l’occasione per raccontare la vita nelle comunità di accoglienza dove i ragazzi vengono seguiti - sottolinea l'assessore Santisi - . Qui gli educatori, con professionalità e umanità, cercano anche di cogliere in loro attitudini, interessi, capacità e desideri”. Durante il laboratorio, il gruppo di giovani ha esplorato i colori e la dimensione espressiva dell’arte e, le loro realizzazioni, saranno esposte nell'area riservata ad Apollo-Spazio-Arte. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Mariella Bellantone, artista che ha coordinato il workshop, racconterà il percorso creativo attivato e i momenti di gioiosa meraviglia dei ragazzi dinanzi alla scoperta di poter creare, con soli tre colori, oltre il bianco che dà luce, e il nero, segno espressivo del buio, tutti gli altri colori. Ci si soffermerà soprattutto sui loro progressi compiuti nello scoprire la potenza rigeneratrice della fantasia e su come abbiano imparato a esprimersi, dando voce ai loro ricordi, alla speranza e alla fantasia.
“Ognuno con un proprio stile pittorico è riuscito - sintetizza Saverio Pugliatti - a dar vita ad una realtà che ciascuno di loro è riuscito a raccontare. All’osservatore, sbalzato all’interno di storie facilmente comprensibili, si paleserà un mondo pieno di trame pervase dal sottile filo della speranza e della fiducia che li ha portati lontani dai loro Paesi”. “Un’altra occasione per i giovani che accogliamo nella nostra città - conclude l’assessore Santisi - di fare una esperienza di cittadinanza, con l’auspicio di potere estendere a sempre più ragazzi occasioni laboratoriali come questa, che vanno ad aggiungersi a tutte le altre opportunità che l’istituzione scolastica ha reso possibile. Ancora una volta istituzioni e società civile, insieme, verso quel processo di accoglienza diffusa cui la nostra comunità deve tendere”.
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