Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Gioiosa Marea, chiusa per frana: slitta l’apertura della Statale 113

GIOIOSA MAREA. Slitta ancora una volta la riapertura del tratto di strada statale 113 interrotto dallo scorso 25 marzo a capo Skino, nei pressi di Gioiosa Marea, a causa di un grave smottamento. L’Anas ha infatti reso noto che bisognerà attendere il 15 marzo perché l’importante arteria viaria ritorni percorribile, principale via di collegamento della cittadina tirrenica con i paesi vicini e con i presidi ospedalieri. I ritardi nella riapertura, che era stata programmata in un primo momento per la fine dell’anno scorso, sono dovuti alla necessità di effettuare un’opera di consolidamento integrativa della sede stradale, inizialmente non prevista nel progetto di risanamento dell’area oggetto della frana. L’intervento andrà ad aggiungersi quindi ai lavori già realizzati dall’impresa “Vertical Project” di Cesarò, finanziati nell’ambito del piano Anas #bastastradeabbandonate per un importo complessivo lordo di 1 milione trecentomila euro. Il consolidamento di capo Skino ha ottenuto fra l’altro un finanziamento pure nel Patto per la Sicilia. Le ulteriori criticità sono state evidenziate dai sopralluoghi dei tecnici dopo la rimozione, effettuata a seguito della conclusione dei lavori di messa in sicurezza sul costone interessato dal movimento franoso, dell’ingente quantitativo di materiale roccioso piombato sull’asfalto. Il prolungarsi della chiusura della statale 113, ha spinto il sindaco di Gioiosa, Eduardo Spinella, ad indirizzare una dura missiva ai massimi vertici regionali e nazionali. «Non è solo rabbia per tale ulteriore rinvio – si legge nella lettera – ma quest’ultimo episodio ci porta ancora una volta a denunciare, ove ce ne fosse ulteriormente bisogno, che vi è l’urgenza di una seria programmazione sul futuro della strada statale 113 in tutto il tratto da capo Skino fino a località Villa Ridente prevedendo, ripeto, la realizzazione di gallerie paramassi e/o percorsi alternati vi in sicurezza come gallerie a monte dell’attuale tracciato».

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