MESSINA. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sugli strumenti contabili adottati dall'amministrazione Accorinti dal 2014 al 2016 con l'ipotesi di reato di falso in atto pubblico.
Oggi un consulente della Procura ha acquisito della documentazione al Comune e saranno analizzati in particolare i criteri adoperati per rispettare il patto di stabilità, e l'iscrizione dei debiti fuori bilancio. Una precedente inchiesta della procura di Messina sui bilanci del comune dal 2009 al 2012 ha già portato al rinvio a giudizio dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca, dei componenti della sua giunta e di alcuni dirigenti.
«Siamo sereni e tranquilli, convinti di aver fatto un ottimo lavoro». Lo dice il sindaco di Messina Renato Accorinti riferendosi all’inchiesta della Procura di Messina sui bilanci del comune dal 2014 al 2016. «Noi - prosegue Accorinti - abbiamo scelto la strada del riequilibrio che è molto complicata anche se era più semplice dichiarare il dissesto. L’abbiamo fatto per rispetto dei lavoratori, delle aziende e dei professionisti che vantano crediti nei confronti del comune e con il default avrebbero avuto gravi difficoltà economiche».
«Il nostro è stato un atto di grande responsabilità e di correttezza nei confronti dei cittadini - aggiunge - La magistratura farà il suo lavoro e noi collaboreremo con loro tranquillamente come stiamo facendo, fornendo tutti i documenti di cui hanno bisogno. Noi siamo sicuri di quello che stiamo facendo che è un lavoro straordinario, tra mille difficoltà perchè ci avevano lasciato un comune messo molto male».
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