MILAZZO. «Non si può tagliare il cinquanta per cento dei posti letto nel reparto di Pneumologia dell’ospedale di Milazzo, unica struttura disponibile da Villafranca Tirrena a Sant’Agata Militello, in un’area definita ad alto rischio ambientale, proprio per la presenza delle grandi industrie e per la registrazione di un inquinamento acclarato recentemente dalla stessa Arpa».
È l’unanime giudizio dato dalla classe politica mamertina, a prescindere dall’appartenenza, dopo che la Giunta regionale ha approvato la nuova rete ospedaliera siciliana, disegnando, il futuro degli ospedali di Milazzo e Barcellona.
Ed, è proprio sulla rimodulazione definitiva, del nosocomio mamertino che è intervenuto il consigliere comunale Simone Magistri, secondo il quale, “dopo le tante battaglie condotte in consiglio comunale, viene finalmente superato l'attuale fallimentare modello di ospedali riuniti con l'eliminazione dei numerosi doppioni di reparti insistenti tra i presidi di Milazzo e Barcellona che, lungi dal garantire un miglioramento dei servizi, hanno determinato in questi anni un’inutile frammentazione dell’offerta sanitaria, oltre a creare condizioni proibitive di lavoro per gli operatori, costretti sovente ad operare indistintamente presso i due nosocomi».
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