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Cisterna trasporta 180.000 litri d'acqua, crisi idrica finita ad Acquedolci

ACQUEDOLCI. «In sole quarantott'ore è rientrata la grave crisi idrica di Acquedolci». Lo afferma il sindaco Alvaro Riolo: «La situazione rimane delicata, ma sotto controllo». Un duro colpo alla rete era stato inferto dal crollo istantaneo della sorgente Favara, totalmente seccatasi e, sino a qualche anno fa unica fonte di alimentazione dell’acquedotto, alimentato adesso grazie al pozzo Calandra ed ai cinque pozzi reperiti in tempi record dalla nuova amministrazione comunale. Da venerdì scorso la scelta innovativa e coraggiosa dell’amministrazione, immettere acqua attraverso un'autocisterna, non nelle abitazioni, ma direttamente nell’acquedotto, sembra avere risolto l'emergenza.

Da allora, nelle vasche dell’acquedotto, vengono immessi ogni giorno circa 180.000 litri di acqua, prelevati da un pozzo a valle e trasportati con una cisterna di 36.000 litri.

L' approvvigionamento avviene attraverso cinque viaggi quotidiani, con un percorso che prevede il transito dalla via campidoglio di Sant'Agata Militello.

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