SANT'AGATA DI MILITELLO. Indagini a tutto campo delle forze dell’ordine per individuare gli eventuali responsabili delle intimidazioni e dei presunti episodi sospetti ai danni della giovane imprenditrice che gestisce il «Rifugio del Parco» sui Nebrodi. E contemporaneamente una valanga di attestati di sostegno, attraverso i social, con telefonate e messaggi, ma anche con visite di solidarietà nella bella struttura di proprietà dell’Ente Parco immersa tra i boschi.
La storia di coraggiosa lotta per la legalità di Magda Scalisi, in un territorio difficile come quello dei Nebrodi, raccontata dal Giornale di Sicilia, ha suscitato reazioni positive e l’impegno di istituzioni e associazioni affinché non resti isolato chi sceglie di fare impresa seguendo le regole, senza lasciare spazio ad azioni di prepotenza e violenza, anche di tipo mafioso. Dopo le denunce di atti intimidatori e furti della responsabile della cooperativa «Kara Sicilia» che si è aggiudicata la gestione del rifugio oltre un anno fa, sono scattate le indagini da parte dei carabinieri di San Fratello e del commissariato di polizia di Sant’Agata di Militello.
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