TAORMINA. Prima un litigio verbale tra un uomo e una donna, poi lo spintone e quindi l’arrivo dei rinforzi con pugni e calci proprio come una delle risse dei film western. Ma non si trattava di finzione ma di botte che si sono scambiati tra i tavoli per strada, il 28 agosto scorso, titolari e camerieri di due ristoranti a Taormina, centro turistico mondiale, forse per un precedente litigio dovuto all’accaparramento di avventori.
Durante le botte gli avventori sono fuggiti sia dal locale dove stava avvenendo la rissa sia da quelli vicini. Il sindaco di Taormina Eligio Giardina ieri ha annunciato: «Il comune si costituirà parte civile perché quello è accaduto è gravissimo e lede l’immagine di Taormina nel mondo». La rissa è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza.
Per la rissa la polizia ha denunciato sette persone. «Spetta all’autorità giudiziaria - prosegue Giardina - prendere ora delle delle decisioni consequenziali, mi aspetto il pugno di ferro nei confronti di chi ha determinato un danno incalcolabile per il nostro Comune. Ci tengo a ribadire che la maggior parte dei ristoratori sono persone perbene e gente che sa fare bene il proprio mestiere. Questi coinvolti nella rissa, che non posso nemmeno definire ristoratori, hanno manifestato un comportamento deprecabile e una follia inutile. Infatti, certamente nella nostra città non mancano i turisti e i clienti, e tale reazione oltre che delinquenziale è assolutamente spropositata. Ci costituiremo parte civile per il buon nome della nostra città e per far capire che si è trattato di un episodio assolutamente sporadico. Chi viene qui conosce bene la nostra attenzione all’accoglienza e al rispetto dei visitatori».
«Non ho il potere di chiudere questi locali anche se mi auguro che le autorità prendano i giusti provvedimenti perché questo episodio grave danneggia Taormina e gli operatori che operano bene in città». Ha aggiunto Giardina che insieme al presidente albergatori di Taormina Italo Mennella ha chiesto la chiusura dei locali i cui proprietari si sono resi protagonisti di una rissa. Ho richiesto - spiega Giardina - la convocazione urgente di una riunione della Commissione provinciale per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, nel corso della quale è emerso che il sindaco non ha potere di chiudere le due attività. La Questura mi ha assicurato che nei prossimi giorni interverrà in modo deciso». «La chiusura dei locali - dice Mennella - doveva essere fatta subito, lo prevede la legge. Non è la prima volta che accade. Siamo indignati».
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