MESSINA. Si è conclusa con due rinvii a giudizio l’udienza preliminare per l’omicidio di Roberto Scipilliti, il vigile del fuoco di 55 anni di Roccalumera ucciso con un colpo di pistola alla testa.
Il cadavere fu ritrovato nelle campagne di Savoca il 14 gennaio scorso. Il giudice ha invece assolto Letterio Scionti che doveva rispondere di favoreggiamento.
La decisione è del gup Simona Finocchiaro che ha rinviato a giudizio al 7 marzo 2018 davanti alla Corte d’Assise Fabrizio Ceccio e Fortunata Caminiti, difesi dall’avvocato Salvatore Silvestro. L’accusa contesta i reati di omicidio e di occultamento di cadavere mentre è stato assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato” Letterio Scionti, messinese che doveva rispondere di favoreggiamento. Scionti, difeso dall’avvocato Cesare Santonocito, è stato giudicato con il rito abbreviato. Il rinvio a giudizio per Caminiti e Ceccio era stato chiesto dal pubblico ministero Antonella Fradà che per Scionti aveva invece chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi.