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Sequestrato il bar "Il Veliero" di Messina, era un covo del clan Spartà

L'intero capitale della società "Il veliero 2016", che gestisce l'omonimo bar a Messina, è stato sequestrato dai carabinieri su disposizione della magistratura perché, secondo quanto accertato, nonostante intestato ad una prestanome sarebbe gestito da Raimondo Messina, ritenuto affiliato ad una consorteria mafiosa operante nella zona sud della città riconducibile al boss detenuto Giacomo Spartà.

I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della locale Ddda. Il provvedimento scaturisce da accertamenti svolti dai carabinieri dopo l'esecuzione dei provvedimenti cautelari relativi all'operazione denominata "Polena" del 19 luglio 2018, nel corso della quale erano stati tratti arrestate otto persone, tra cui Raimondo, ritenute appartenenti al clan.

Dalle indagini è emerso che il bar "Il Veliero", dove molte delle persone arrestate nel luglio scorso erano solite incontrarsi per discutere dei loro affari, sarebbe stato di fatto gestito da Raimondo Messina, che avrebbe intrattenuto rapporti con i fornitori e stabilito anche l'organizzazione del lavoro, impartendo direttive e ordini ai dipendenti.

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