Dieci, complessivamente, il numero dei feriti del tragico incidente sull'A18, l'autostrada Catania-Messina, in direzione della Città dello Stretto, che ha coinvolto sette tir, tre auto (tra queste la volante della polizia di strada) e una moto provocando anche tre vittime. Una persona è ricoverata al Policlinico perché ha riportato ferite al braccio e alle gambe. L'altro poliziotto Giuseppe Giuseppe Muscolino è rimasto ferito agli arti ed è ricoverato all'istituto ortopedico di Ganzirri di Messina. Altri otto sono stati refertati, ma sono tornati a casa. Fra le tre vittime l'assistente capo Angelo Gabriele Spadaro, di 55 anni, in servizio a Giardini Naxos. Al momento della segnalazione di un incidente autonomo di un tir, Spadaro e Muscolino hanno prestato soccorso al conducente del tir che era rimasto di traverso sulla A18 ma la loro auto è stata investita da un altro camion che sopraggiungeva. A causare il tragico incidente sarebbe stata una profonda macchia d'olio sull'asfalto. Le altre due vittime sono un camionista di 42 anni, Salvatore Caschetto, di Modica , anche lui travolto dal tir mentre prestava soccorso, e Rosa Biviera, 80 anni, di Bovalino (Reggio Calabria), che era sul sedile posteriore di una Fiat Panda investita da un altro mezzo. Il dirigente della polizia stradale di Messina, Nicolò D'Angelo, ancora scosso da quanto accaduto, ha dichiarato: "Appena ho saputo dell'incidente mi sono fiondato sul posto. Tutti i colleghi sono sconvolti. Ci provengono attestati di solidarietà da tutta Italia. Gli agenti della polizia stradale sono quelli che pagano il prezzo più alto in termini di vite umane. Noi andiamo per soccorrere ma a volte perdiamo la vita sulla strada. Noi siamo gli angeli della strada, ma da oggi c'è un angelo in più che ci guarda da lassù. Oggi devo trovare il coraggio di guardare i miei colleghi e dire loro di trovare la forza di andare avanti e continuare a lavorare. Ma non è facile".