Operazione della Squadra Mobile di Messina che ha eseguito 17 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzioni di armi e munizioni, associazione finalizzata al furto di ciclomotori.
La banda, che operava a Messina, era composta da siciliani e calabresi. Gli arrestati sono Lorenzo Anghelone, 30 anni, Francesco Arena, 37, Michele Arena, 59, Antonio Bonanno, 37 anni, Bartolo Bucè, 55, Filippo Cannavó, 37, Ugo Carbone, 44, Giovanni Cortese, 45, Paolo Mercurio, 26, Angelo Mirabello, 53, Paolo Musolino, 33, Mario Orlando, 38, Pietro Raffa, 39, Santoro Rosaci, 34, Francesco Russo, 36, Gaetano Russo, 36 e Luigi Siracusa 56. A capo dell'associazione a delinquere i due fratelli Arena. La droga proveniva in gran parte dalla Calabria.
L'operazione, denominata 'Fortino', nasce da un sequestro di 5kg di stupefacenti a Messina. Gli investigatori hanno poi ricostruito la struttura dell'organizzazione. La droga proveniva in gran parte dalla Calabria dove si riforniva l'organizzazione.
Ai vertici del gruppo criminale c'era la famiglia Arena operante soprattutto nel quartiere della Valle degli angeli e nel vico Fede, un vero e proprio 'fortino' controllato dal clan. I poliziotti con pedinamenti, intercettazioni e video riprese hanno ricostruito tutte le attività di spaccio. Durante l'operazione sono stati sequestrati 30 mila euro ritenuti ricavato dell'attività di spaccio e diverse quantità di droga.
"Contrastiamo da sempre - spiega il questore di Messina Mario Finocchiaro - con numerose attività lo spaccio di droga e siamo attivi anche nella prevenzione con l'iniziativa 'Scuole sicure', che ha già dato numerosi risultati con sequestri e arresti di malviventi nei pressi degli istituti scolastici. Abbiamo svolto anche attività di monitoraggio dei luoghi di spaccio in tutta la provincia individuando insieme alle altre Forze dell'Ordine delle aree dove è prevalente lo smercio di sostanze stupefacenti".
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