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Donna uccisa a Messina, la famiglia: "Non solo gelosia, non avrebbe più trovato una come lei"

«Ha scelto il ragazzo sbagliato, più volte le avevo detto di lasciarlo. Speriamo ora che la giustizia faccia il suo corso». A dirlo Luciano Musarra, padre di Alessandra, 28 anni, uccisa dal fidanzato Cristian Ioppolo, 26 anni, a Messina. «E' stata anche vergognosa - prosegue - la messinscena che ha messo in atto con me e gli altri familiari facendo credere non fosse lui il colpevole con la storia del messaggio mandato dal cellulare di Alessandra e la chiamata che ha fatto a me».

Anche la sorella di Alessandra, Carmen ricorda la giovane affermando: «Era una ragazza splendida e solare. Lui non so nemmeno come definirlo, la sua non era solo gelosia, era consapevole che una ragazza come mia sorella non l’avrebbe trovata mai più perchè non era alla sua altezza e quindi temeva lo lasciasse.

Litigavano, ma non potevamo pensare accadesse una cosa del genere». Continuano intanto le indagini della polizia per raccogliere ogni dettaglio possibile e ricostruire cosa sia accaduto la notte tra mercoledì e giovedì. Si stanno analizzando anche i vestiti di Ioppolo macchiati di sangue ritrovati nella sua abitazione.

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