Libertà di cronaca, diritto all'oblio e dignità della persona: è il tema che verrà approfondito il 3 maggio in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, nel corso di un convegno in programma alle 16,30 nell'auditorium della Gazzetta del Sud.
L'evento, promosso su iniziativa dell'associazione Alumnime, del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Messina e del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Messina, in collaborazione con Ses Gazzetta del Sud - Giornale di Sicilia, ha il patrocinio dell'Ateneo di Messina, dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dell'Associazione Nazionale Magistrati.
Il tema è di straordinaria attualità in considerazione della recente entrata in vigore del Regolamento generale per la protezione dei dati personali che, recependo l'orientamento manifestato dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea, ha espressamente riconosciuto il diritto all'oblio (art. 17).
La nuova normativa ha, tuttavia, chiarito che questo diritto incontra un limite quando il trattamento dei dati sia necessario per l'esercizio del diritto alla libertà di espressione e di informazione. Il quadro normativo si presenta, perciò, insidioso per i professionisti dell'informazione chiamati ad una complessa operazione di contemperamento di diritti di rango costituzionale.
Per questa ragione, con l'ordinanza del 5 novembre del 2018 n. 28084, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha ritenuto di rimettere al Primo Presidente della Corte, per l'eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione "concernente il bilanciamento del diritto di cronaca - posto al servizio dell'interesse pubblico all'informazione - e del cosiddetto. diritto all'oblio - posto a tutela della riservatezza della persona - alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale negli ordinamenti interno e sovranazionale".
Partendo dall'approfondimento del dato legislativo e giurisprudenziale e grazie all'apporto di eminenti studiosi ed esperti della materia provenienti dall'accademia, dalla magistratura e dal mondo delle professioni, il convegno si propone di suscitare il confronto tra giuristi e giornalisti al fine di indicare a tutti gli operatori del settore le più opportune linee di condotta. Verrà dato risalto quindi agli aspetti deontologici e ai problemi connessi alle nuove tecnologie.
Dopo l'introduzione dell'amministratore delegato e direttore editoriale di Ses Lino Morgante e del rettore dell'Ateneo messinese Salvatore Cuzzocrea, porgeranno i saluti la presidente di Alumnime, Patrizia Accordino, il presidente dell'Ordine degli avvocati di Messina Vincenzo Ciraolo e Maria Militello presidente della sezione distrettuale dell'Anm. Relazioneranno quindi Fabrizio Di Marzio, consigliere della Corte di Cassazione e direttore della rivista Giustizia Civile; Luigi D'Andrea, ordinario di Diritto Costituzionale e direttore della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università di Messina; Angelo Federico, ordinario di Diritto Privato dell'Ateneo messinese.
Concluderanno Francesco Scalia, componente del Consiglio di disciplina dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Alessandro Notarstefano, direttore responsabile della Gazzetta del Sud, e Marco Romano, vicedirettore del Giornale di Sicilia. Modererà i lavori il giornalista Franco Cicero, già caporedattore di Gazzetta del Sud e componente del collegio dei probiviri della Federazione nazionale della Stampa italiana.
Il comitato scientifico del convegno, che costituisce per i giornalisti evento formativo di carattere deontologico, è composto dai docenti dell'Ateneo messinese Antonio Baglio e Francesco Rende, dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa e da Carlo Carrozza, componente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Messina.
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