La calma è tornata ma è apparente. O meglio, Stromboli sembra essere tornata alla normalità dopo la forte eruzione di ieri, ma il livello di attenzione è altissimo. I tremori nel corso della giornata non sono venuti meno e intanto passa da 'verde' a 'giallo' il livello di allerta come ha disposto il Dipartimento della Protezione Civile con la conseguente attivazione della fase operativa di "attenzione" secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza per l'isola. L'innalzamento del livello, in sostanza, ha come conseguenza il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano.
Già questa mattina per precauzione il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha disposto il divieto di escursioni. A dirlo è Eugenio Privitera direttore dell'Osservatorio etneo e dell'Ingv di Catania. "Il vulcano resta sorvegliato. Ci sono state altre esplosioni - rivela - ed è presente una colata lavica nella Sciara del fuoco. I boati della notte scorsa, che hanno provocato tremori nei terreni e nelle abitazioni, sono stati scambiati per attività sismica".
Lo Stromboli è un vulcano dalla struttura complessa, visto che tremila metri della sua altezza sono sotto il livello del mare. Complessivamente è più alto dell'Etna, ma "non ci sono collegamenti tra loro" perché, spiega Privitera, sono "strutture geodinamiche diverse".
"Siamo ancora in stato di preallerta, l'unità di crisi è attiva da quando si è verificata l'esplosione", aggiunge la prefettura di Messina. "E' stato fatto un incontro in videoconferenza - prosegue la prefettura - con i tecnici, la Protezione civile nazionale, l'Ingv, l'Università di Firenze e ci riaggiorneremo alle 17. Per le escursioni sul vulcano vige il divieto relativo alla Sciara che era già attivo, una misura assolutamente necessaria. Al momento non abbiamo situazioni che possono indurre a far evacuare l'isola alla luce delle valutazioni tecniche. Chiaramente il vulcano è imprevedibile dobbiamo tenere conto di questo".
Situazione complessivamente "sotto controllo", anche se nell'isola "sono ancora attivi alcuni focolai, lontani dal centro abitato, dove stanno operando i Canadair", spiega il capo dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella. A Ginostra, invece, "tutti i roghi sono stati spenti e le persone sono rientrate a casa". Persino i turisti sono tornati in mare, ma stavolta non per paura, ma per fare un bagno rinfrescante, soprattutto sulla spiaggia Petrazze. E' un altro segno del ritorno alla normalità nell'isola. Anche se in zona si nota la presenza dei vigili del fuoco.
Nel porto è arrivata la motovane Helga della Caronte & Tourist Isole Minori inviata dalla Regione Siciliana su richiesta del sindaco di Lipari come misura precauzionale a sostegno dei bisogni dei cittadini. Attorno all'isola sono presenti anche sei motovedette della capitaneria di porto: quattro inviate dal comando generale e due da Lipari.
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