La terribile eruzione dello Stromboli, mercoledì scorso, ha lasciato il segno. Non solo una vittima, ma anche danni che hanno colpito al cuore la vita dei residenti. In una lettera aperta al presidente della Regione Nello Musumeci, i residenti lanciano la loro richiesta di aiuto. Dietro la missiva c'è la firma di Gianluca Giuffrè, che è anche titolare di un bazar e padre di due gemelli di 2 anni appena rientrati sull'isola con la madre. "Signor Presidente - scrive Giuffrè -, Lei sa che i danni sono stati ingenti? Lo sa che è necessario mettere in sicurezza il costone, instabile da anni e più volte segnalato, che dalla chiesa giunge al porto affinché eventuali ulteriori scosse dello Stromboli non lo facciano franare precludendo le vie di fuga verso il mare? Lo sa che è necessario mettere in sicurezza l'approdo di Protezione Civile di Ginostra danneggiato dai marosi e per la quale esiste un finanziamento di 880 mila euro. Da anni l'iter è fermo e l'unico modo per fuggire in quei momenti e per avere soccorso è dal mare". Giuffrè non usa giri di parole: "La nostra vita dipende dalla piena efficienza del molo perché in quei momenti e con le ceneri in aria gli elicotteri non possono atterrare?". Dai residenti arriva il grido d'allarme anche sulla centrale elettrica che va messa in sicurezza la centrale elettrica: "Se pur ripristinata versa in gravi condizioni". Ma non solo, Giuffrè ricorda che "non conosciamo il piano di evacuazione e che non abbiamo mezzi di comunicazione alternativi (radio) per comunicare nei casi, come l'altro giorno, in cui la luce salta e i telefoni diventano muti, e che è stato chiesto inutilmente al sindaco di proclamare lo stato di calamità". Il portavoce dei residenti di Ginostra invita il Governatore "a venirci a trovare ed a constatare di persona quello che dico, indicando la via da seguire al nostro comune ed al nostro sindaco aiutandoli a fare quello che va fatto".