Effettuato l’esame necroscopico sul corpo di Eugenio Vinci, a determinare l’intossicazione risulterebbe essere stato il malfunzionamento dell’impianto di condizionamento dell’aria all’interno del caicco, a causare l’avvelenamento da monossido di carbonio a quasi tutti gli occupanti dell’imbarcazione durante la notte.
L’autospia sul corpo della vittima ha quindi escluso, di fatto, l’intossicazione alimentare. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio delle autorità locali, la vittima, colta da malore, si sarebbe recata nel bagno della sua cabina e lì avrebbe perso i sensi e sbattuto con violenza la testa contro la vasca da bagno, cadendo esanime a terra.
Il condizionatore malfunzionante sembra sia stato proprio quello del bagno della cabina della famiglia di Vinci ed è per questo che la moglie ed i due figli sono stati maggiormente colpiti dall’intossicazione. E’ stato trovato ieri mattina cadavere da un amico, che fortunatamente non ha riportato alcun malessere, anzi è stato determinante nell’attivare la macchina dei soccorsi.
Si è insospettito e vedendo non arrivare la comitiva, è andato in ogni cabina, trovandoli, tramortiti, in stato comatoso, causato dall’intossicazione da monossido di carbonio come confermato dai medici. Nel bagno riverso a terra, ha rinvenuto il corpo senza vita di Eugenio Vinci. Intorno alle 10, ha lanciato una richiesta urgente di aiuto al porto di Hvar. Stabili, ma sempre gravi le condizioni dei due bambini di 11 e 4 anni ricoverati nel reparto di terapia intensiva di Spalato.
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