I due bambini italiani, un bimbo di cinque e una ragazzina di quattordici anni, figli del manager siciliano Eugenio Vinci, morto ieri in una tragedia in barca nel mare in Croazia, versano ancora in uno stato critico e sono in pericolo di vita. Lo hanno riferito stamane i medici dell’ospedale di Spalato, dove i due sono stati ricoverati ieri mattina, trasportati d’urgenza dall’isola dalmata di Hvar con un elicottero dell’aeronautica militare croata.
Entrambi i bambini hanno compromesse le funzioni di quasi tutti gli organi vitali e sono in terapia intensiva collegati a un respiratore artificiale. «I due minorenni sono in prognosi riservata e non è possibile dire quanto potrebbe durare la terapia intensiva», ha detto alla stampa croata Branka Polic, capo del reparto di terapia intensiva pediatrica del centro ospedaliero di Spalato.
I medici hanno anche confermato che si può quasi certamente escludere un avvelenamento da cibo, come in un primo momento aveva ipotizzato la stampa. «Nel sangue dei due bambini è stato rilevato un alto livello di carbossiemoglobina, che indica una
intossicazione da monossido di carbonio», ha spiegato Polic, precisando che spetta alla polizia individuare la sua fonte.
La madre 46enne dei due bambini, anch’essa intossicata, è in condizioni stabili e si sta riprendendo in ospedale, mentre gli altri due italiani, tra cui il sindaco di Sant'Agata di Militello, l’ex senatore Bruno Mancuso e amico del manager deceduto, hanno mostrato sintomi di intossicazione molto più lievi, e sono stati dimessi già ieri sera.
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