L'Italia intera in lacrime per la scomparsa di Felice Gimondi. Un monumento dello sport italiano è stato stroncato da un malore mentre faceva il bagno nel mare di Giardini Naxos dove era in vacanza insieme alla famiglia. Tutti lo piangono, tutti ricordano con le lacrime le sue imprese. Ha scelto l'estate per andarsene, la stagione del Tour de France, uno dei grandi giri che ha conquistato nella sua lunga e straordinaria carriera. Una lunga serie di successi resteranno per sempre nella memoria di tutti gli sportivi. Ma il suo nome sarà sempre ricordato come simbolo di un'Italia felice, troppo lontana da quella di oggi. "Stavolta perdo io". è il commento del campione belga Eddy Merckx, suo grande rivale in carriera. "Perdo prima di tutto un amico e poi l'avversario di una vita. Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l'un contro l'altro, siamo diventati amici a fine carriera. L'avevo sentito due settimane fa, come capitava ogni tanto". Anche Motta fatica a credere alla scomparsa del 'nemico'. "E' un colpo durissimo, mi lascia senza parole. Eravamo nemici sempre, ma c'era grande rispetto. Con lui e ne va un pezzo della storia d'Italia e anche della mia". C'era il campione, ma non solo. Romano Prodi, ex presidente del consiglio e grande esperto di ciclismo, è commosso nel ricordare Gimondi. "Di lui mi ha colpito soprattutto l'aspetto umano, lo stile della persona. Era cosi' quando correva, e' rimasto tale a fine carriera. Mi dispiace davvero che il Paese perda un uomo come lui, era veramente un personaggio di grande spessore". Prodi ricorda l'imprenditore, lì'uomo che dopo aver lasciato lo sport è riuscito a costruire e a gestire "strutture economiche importanti con saggezza, calma e serenità". "Una tristezza enorme. C'è rammarico, delusione, un pianto nel cuore", dichiara il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco. "L'oro al mondiale 1973 è il ricordo più bello. Felice era una persona che stava bene con tutti ed era apprezzato da tutti". "Ho avuto un solo idolo nella mia vita: Felice Gimondi", le parole del ct azzurro, Davide Cassani, tra i tantissimi a reagire con dolore e stupore alla notizia. "Oggi è un giorno triste", afferma il sindaco di Bergamo, la sua terra d'origine, dove non era difficile incrociarlo, ancora in sella alla bici da corsa, e dove da anni organizzava la 'Gran Fondo Felice Gimondi', frequentata da migliaia di appassionati. Una minima parte di colore che lo hanno visto vincere tanto e lo ricordano con rispetto e nostalgia.