A 24 ore dalla violenta esplosione, la situazione sull'isola di Stromboli appare tranquilla. Resta comunque il divieto, per i vaporetti che trasportano turisti ed escursionisti, all'attracco nel molo di Scari. A questo divieto si aggiunge anche quello che proibisce la scalata sulla montagna. Intanto proseguono gli incendi nell'isola, dopo la pioggia di cenere e lapilli. Questa mattina i canadair sono tornati per spegnere delle fiamme che si sono sviluppate nella zona dell’Osservatorio etneo. Sul posto squadre dei vigili del fuoco che stanno monitorando la situazione spegnendo gli ultimi focolai rimasti. L’esplosione, infatti, aveva provocato alcuni incendi di vegetazione lungo le pendici del vulcano. "È stato un evento che ci ha colto meno di sorpresa rispetto al precedente perchè l'attività del vulcano negli ultimi mesi era stata molto forte", ha detto Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, dopo l'esplosione sullo Stromboli. Non si sono registrati danni o feriti, ma solo alcuno roghi nella vegetazione alle pendici del vulcano spenti con l'intervento dei canadair. Gli incendi sono stati domati - dice - c'è una situazione di assoluta tranquillità e serenità rispetto al momento nel quale si era scatenato una forte preoccupazione". L'allarme è scattato subito ed è stato possibile attivare tempestivamente la macchina degli interventi: "Siamo stati informati, anche per il centro che c'è a Stromboli, praticamente in diretta all'evento, per questo siamo stati in condizioni di attivare il sistema di protezione civile, le forze dell'ordine ed anche i volontari per dare alla popolazione le comunicazioni giuste sui comportamenti da tenere. Gli uffici comunali hanno chiamato tutte le strutture alberghiere spiegando la situazione e chiedendo di tranquillizzare i propri clienti: "A loro dire non abbiamo registrato un turista che abbia detto di voler abbandonare l'isola prima della partenza".