Mettono a segno un furto in uno studio legale e provano a scassinare la cassa di un lavaggio automatico in una stazione di servizio. Si tratta di Saglimbeni Michele, Beninato Umberto e Oliva Gianmario, tutti messinesi rispettivamente di anni 42, 56 e 19 e già noti alle forze dell'ordine.
Nella notte di ieri a seguito di una segnalazione alla sala operativa, i poliziotti delle Volanti di Messina sono intervenuti presso la stazione di servizio di via Bonino, dove un uomo a volto coperto stava colpendo ripetutamente con un martello la cassa automatica del lavaggio. Dopo aver capito di essere stato scoperto, si è dato alla fuga a bordo di un’auto guidata da dei complici.
Sul posto, gli agenti, analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza, hanno ricostruito la dinamica dell’episodio ed individuato il veicolo dei malviventi.
Avviate immediatamente le ricerche, l’automobile è stata rintracciata in via Garibaldi con all’interno ancora i tre rapinatori. In seguito a una perquisizione personale e veicolare, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un sacchetto con delle monete, un monitor, un pc ed una play station, che da alcuni accertamenti sono risultati essere il provento di un furto consumato poche ore prima, in uno studio legale del centro città. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati un martello, due coltelli, una tronchese ed un cappellino con due fori praticati manualmente.
Per i tre è, pertanto, scattato l’arresto per il reato di furto aggravato e tentato furto aggravato in concorso, nonché la denuncia in stato di libertà per i reati di porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso e possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. Giudicati nella giornata di ieri con rito direttissimo sono stati, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposti agli arresti domiciliari.
La refurtiva recuperata è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
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