Due presunti scafisti sono stati arrestati a Messina tra i migranti giunti con la nave Ocean Viking, sbarcata a Messina il 24 settembre scorso. Si tratta di due egiziani: Mohammed Youssef Alì di 42 anni, e Atito Salama Soliman di 24 anni, entrambi accusati di tratta di esseri umani.
Sono stati gli stessi naufraghi a indicarli come scafisti. Le versioni dei migranti, ascoltati come testimoni, hanno consentito agli inquirenti, fin da subito, di ricostruire quanto avvenuto prima della partenza. I migranti raccontano di avere pagato una somma di denaro nel paese di origine e di essere stati dapprima trasportati in una località libica all’interno di un capannone dove hanno trascorso alcuni giorni in attesa di intraprendere il viaggio verso l’Italia e, successivamente, sono stati portati in spiaggia dove alcuni uomini armati e travisati li hanno fatti salire su un’imbarcazione in legno.
Sempre dalle testimonianze raccolte, supportate da immagini video estrapolate da alcuni cellulari in possesso dei migranti, gli operatori di polizia hanno individuato i due soggetti che, alternandosi alla guida, conducevano il barcone.
I due fermati sarebbero inoltre saliti a bordo dell’imbarcazione senza alcuna costrizione o minaccia e senza aver fatto parte del gruppo di migranti.
Il gip ha convalidato per entrambi il fermo e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
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