Messina ricorda oggi, nel decimo anniversario dell'alluvione di Giampilieri, i 37 morti. Era la sera dell'1 ottobre 2009 quando un forte acquazzone colpì la costa ionica sud del Messinese. Travolte dall'acqua, Giampilieri Superiore, Scaletta Zanclea, Molino, Altolia. La montagna si sgretolò e fango e detriti devastarono Giampilieri, i torrenti strariparono e si abbatterono su Scaletta Zanclea. In meno di tre ore, saltarono i collegamenti con strade e ferrovie danneggiate e crollo di edifici a Scaletta Zanclea e Giampilieri Superiore. Decine di paesi e frazioni erano rimasti completamente isolati e le comunicazioni erano impossibili. Gli aiuti attivati nell'immediato dalla Protezione Civile arrivarono , per diversi giorni, solo via mare, e questo rese le operazioni di salvataggio ancora più difficili.
Alla fine i morti furono 37 furono. L' alluvione fu definita "un evento imprevedibile" con la Cassazione che ha respinto il risarcimento per le famiglie.
"Troppe croci seminate dal fango in Sicilia - afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci - colpevolmente impreparati. Mai più altre Giampilieri".
Oggi, a 10 anni dalla tragedia, giornata di commemorazione nelle scuole mentre nel pomeriggio, alle 17, a Giampilieri, è previsto l'arrivo delle autorità locali con la commemorazione e la lettura dei nomi delle vittime della tragedia con una fiaccolata che raggiungerà la chiesa Madre dove si svolgerà la messa presieduta da monsignor Giovanni Accolla.
Sempre nel pomeriggio, ma alle 16, alla scuola "Simone Neri" di Giampilieri Superiore, si terrà il convegno sul tema "Territorio e dissesto idrogeologico".
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