Un imprenditore è indagato a Barcellona Pozzo di Gotto per truffa aggravata ed abuso edilizio. Si tratta del titolare di una impresa attiva nel settore del movimento terra che aveva percepito un contributo comunitario pari a 730 mila euro. La guardia di finanza ha sequestrato beni per oltre 700 mila euro. Le indagini, coordinate dal procuratore Emanuele Crescenti e dal sostituto Matteo De Micheli, hanno riguardato il bando di sviluppo promosso dalla Regione per gli anni 2007-2013, mirato al sostenimento degli investimenti e allo sviluppo di micro, piccole e medie imprese. Il contributo, erogato a fondo perduto dallo Stato, avrebbe dovuto permettere l’acquisto di attrezzature aziendali ed il risanamento di un immobile. Le Fiamme gialle hanno scoperto, tuttavia: in luogo del previsto spogliatoio e della sala mensa per i dipendenti erano stati creati, abusivamente, due uffici, nonchè, nella parte sovrastante dell’edificio, era stato realizzato un appartamento destinato a fini privati dell’imprenditore. Ancora, l’immobile, oggetto di ristrutturazione con i fondi pubblici, era sorto in forza di titoli edilizi illegittimi, costituendo, di fatto, violazione penale in materia edilizia. Disposto il sequestro di somme, titoli di credito, beni immobili e mobili, compresi numerosi terreni, dislocati tra i comuni di Terme Vigliatore, Rodì Milici e Barcellona, per oltre 700 mila euro, tutti riconducibili all’indagato. Nei confronti dell’autore della frode è stata avanzata al gip richiesta di rinvio a giudizio per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e di abuso edilizio.