"Un trabocco lavico dalla terrazza craterica" è stato rilevato ieri dai vulcanologi dell’Ingv, Osservatorio di Catania, nella tarda serata di ieri. Le telecamere di sorveglianza poste sulla montagna a 400 metri sul livello del mare hanno notato il trabocco "che ha causato rotolamento di materiale lavico lungo la sciara del fuoco". Nella mattinata di oggi l’analisi dei dati registrati dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato che durante la notte il trabocco lavico dall’area nord della terrazza craterica non è stato più ulteriormente alimentato e può essere considerato concluso. Persiste una normale attività stromboliana, il tracciato sismico e le deformazioni del suolo non presentano variazioni di rilievo. Attualmente lo Stromboli si può scalare fino a 290 metri d’altezza, ma d’intesa tra vulcanologi, protezione civile, giunta Giorgianni e guide, si è raggiunta una intesa per realizzare un percorso alternativo che in sicurezza permetta agli escursionisti di poter raggiungere quota 400 metri. In precedenza - invece - dopo circa 3 ore di scalata si poteva arrivare fino a 900 metri per ammirare le spettacolari eruzioni.