Giornata di violenza nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. Questa mattina un detenuto di nazionalità straniera, con problemi psichaitrici, trentenne, si è recato in infermeria come da prassi e una volta dentro ha chiuso la porta con all'interno alcuni infermieri e un poliziotto penitenziario. In pochi minuti ha distrutto l'infermiera. Si è fermato solo quando altri agenti penitenziari sono riusciti a bloccarlo. Non ci sono stati feriti. A denunciare quanto accaduto è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe. "Proprio ieri pomeriggio alcune organizzazioni sindacali si sono riunite per un incontro informale per stabilire alcune iniziative per porre fine a questo bollettino di guerra i cui responsabili sono ritenuti in primis l'amministrazione stessa, locale, regionale e nazionale - dichiara il Sappe in un comunicato -. Nonché tutte quelle figure (politiche ed istituzionali) alle quali più volte è stato segnalato l'impossibilità della gestione della sezione Articolazione salute mentale. Più volte sono stati sollecitati i nostri politici regionali ad intervenire con l'assessore alla sanità al fine della stesura del protocollo per la gestione di questa utenza, con dei presidi ed articolazioni del Dsm. Certamente non è un'utenza che deve essere gestita dal personale di Polizia Penitenziaria". "Con l'avvenuto superamento degli O.P.G - dichiara Conte Giuseppe vice segretario regionale del Sappe -, bisogna evidenziare che la classe politica che ha preteso tale radicale mutamento, non ha tenuto in considerazione molteplici conseguenze, sia di carattere organizzativo, strutturale e, soprattutto, non ha messo in campo le necessarie azioni volte a colmare le lacune che a priori erano già state evidenziate. In questo contesto nasce proprio la gestione alquanto critica della particolare sezione dell'Articolazione Tutela Salute Mentale".