Violenza sessuale al Policlinico di Messina, il direttore generale: "Pronti a costituirci parte civile"
Il Policlinico di Messina è pronto a costituirsi parte civile nell'eventuale procedimento che potrebbe scaturire nei confronti dell'infermiere 53enne, ieri arrestato per violenza sessuale aggravata ai danni di una paziente ricoverata. Lo ha detto il direttore generale Giuseppe Laganga, dopo avere appreso la notizia del fermo del dipendente. "Il policlinico - ha affermato il manager - si ritiene parte lesa, ci costituremo parte civile in un eventuale dibattimento" . Laganga ha poi colto, l'occasione, per esprimere vicinanza alla vittima, ringrazianfi magistratura e forze dell'ordine per il lavoro svolto nel fare rapida chiarezza sulla vicenda. Gli esami delle tracce biologiche rinvenute sui vestiti della paziente 70enne aggredita, nel reparto di nefrologia e dialisi al terzo piano del dipartimento di medicina interna, hanno confermato la colpevolezza dell'uomo, incensurato, immediatamente arrestato dai carabinieri e trasferito nel carcere di Gazzi in attesa di giudizio.Dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. L'infermiere è responsabile anche di avere, prima dell'abuso, stordito la donna con la somministrazione di uno psicofarmaco non previsto in terapia. Un fatto anche questo confermato dai controlli effettuati dalle forze dell'ordine che, dopo la denuncia della 70enne, hanno sequestrato la fiala contenente i residui del farmaco calmante somministrato dall'infermiere. Prove inequivocabili che hanno accertato con precisione, la veridicità della versione fornita dalla paziente molestata. "Un risultato - hanno evidenziato i carabinieri- reso possibile dalla fiducia dimostrata dalla vittima nei confronti dell'autorità giudiziaria e delle forze dell'ordine. Le denunce delle vittime di violenza di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per perseguire tali delitti, poiché conducono a un immediato intervento in loro tutela".