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Messina, picchia la moglie incinta: condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione

Un 31enne messinese picchia la moglie incinta e viene condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione col rito abbreviato. L’ha decretato Il gip del Tribunale di Messina, Simona Finocchiaro. Il pm Marco Accolla, aveva chiesto per lui la condanna a 4 anni e 4 mesi ma il giudice, dopo aver ascoltato la tesi difensiva degli avvocati Nino Cacia e Gabriele Lombardo, ha deciso una condanna inferiore, riconoscendolo comunque colpevole dei reati di maltrattamenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Era stato arrestato nel novembre scorso dopo aver aggredito la moglie incinta alla sesta settimana di gravidanza e poi colpito i due agenti di polizia intervenuti. Era stato arrestato dagli agenti delle Volanti, intervenuti su richiesta di un vicino che sentiva arrivare urla da casa della coppia di origini marocchine. Arrivati nell’appartamento della zona centro-nord, i poliziotti hanno bussato alla porta ma lui, agitato, ha risposto di non trovare le chiavi e si è rifiutato di aprire.

Alla vista degli agenti entrati nell’abitazione , l’uomo si è presentato sporco di sangue e li ha aggrediti cercando di evitare le manette, mentre la donna a terra, ferita e sanguinante. Mentre la vittima veniva portata dal 118 in ospedale, il 31enne veniva trasferito in caserma, dove i poliziotti scoprivano che aveva diversi precedenti alle spalle. La donna, ripresasi, ha poi raccontato di essere stata picchiata reiteratamente dal marito.

In ospedale le hanno curato le ecchimosi al seno, al fianco e al torace. Il 31enne ha opposto resistenza, ferendo anche i due agenti, mordendo uno di loro al polpaccio e slogandogli un polso, assestando all’altro diversi calci alle gambe. Ad entrambi i sanitari hanno diagnosticato una prognosi di 5 giorni.

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