Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

La Sicilia riapre, dall'alba lunghe code sullo Stretto per tornare al Nord

La riapertura alla circolazione fra le regioni ha provocato questa mattina lunghissime file di auto a Messina in prossimità del porto, per l'imbarco. Code davanti agli imbarcaderi della compagnia Carone & Tourist già per la prima corsa delle 4.40 e per quella successiva delle 7.20. Il maggior flusso di passeggeri sullo Stretto, anche in arrivo dalla Calabria, è legato alla nuova ordinanza della Regione, che ha anticipato a oggi l'allineamento con le disposizione del decreto, abolendo l'autocertificazione e l'obbligo di quarantena per chi raggiunge la Sicilia da altre regioni. A partire, per la maggior parte, persone che devono tornare al lavoro. «Da quello che ho sentito sono persone che sono state richiamate da fabbriche e aziende che stanno riaprendo e quindi partono per il nord per lavorare», dice Vincenzo Franza Ad di Caronte e Tourist. «Siamo partiti con la nave grande, poi ne abbiamo messe due ora siamo a tre e prevediamo che entro mezz'ora non ci sarà più niente. Più tardi dovrebbe arrivare un pò di traffico lato Calabria, lo aspettiamo nel pomeriggio ma abbiamo uno schieramento di navi sufficiente a evitare qualunque problema. Pensavamo che una nave sarebbe bastata ma siamo stati smentiti dalla realtà, è una partenza sincrona di tante persone che lunedì devono essere al lavoro, in ogni caso la fila non ha mai superato il serpentone, le auto sono rimaste nei piazzali. Certo riavviare un servizio non è facile neanche per noi dopo tanti mesi di fermata». Restano, anche nell'ultima ordinanza regionale, le disposizioni per i cittadini riscontrati positivi al Covid-19 che hanno l'obbligo di comunicare le proprie condizioni di salute al medico di famiglia e al Dipartimento di prevenzione dell'Asp competente. Chi arriverà in Sicilia potrà inoltre scaricare la app 'Sicilia sicura' e inserire, in maniera facoltativa, i dati personali sul proprio stato di salute, sugli spostamenti ed eventuali casi di Covid-19 in famiglia. In caso di febbre, basterà una comunicazione e interverranno i sanitari della Asp sul territorio.

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