Sicurezza antincendio a rischio in provincia di Messina. I sindacati lanciano l'allarme chiedendo al Prefetto di intervenire nei confronti del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana per garantire il corretto svolgimento della campagna antincendio, oggi messa a rischio dalla mancanza di particolari figure professionali.
In una nota a firma di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl, i sindacati evidenziano l’assenza dei cosiddetti "Dos", i direttori operazioni di spegnimento, cioè le figure che sono responsabili di volta in volta delle operazioni di spegnimento e dunque sono fondamentali nell'attività antincendio.
Si tratta di una figura prevista dalla normativa nazionale che necessita di apposita qualifica tramite corso di formazione, così come ribadito dalle direttive del governo. Ciò non è mai avvenuto e la responsabilità di coordinare le azioni di spegnimento viene attribuita di volta in volta al personale in base all’esperienza di servizio, ma senza formalizzare l’incarico.
“Come si può pretendere di far guidare un mezzo se non hai superato gli esami e se non hai la patente che ti abilita a farlo? – si chiedono le sigle sindacali - L'esperienza non basta. Se questa è la situazione in provincia di Messina, nelle altre province è la stessa cosa? Esiste un documento al Servizio antincendio dove sono elencati i nominativi che hanno la qualifica di Dos? Dire in bocca al lupo non basta, al personale servono certezze, tutele e anche avere pagato il lavoro svolto del 2019”.
La questione era stata già sollevata il 29 maggio scorso con una nota unitaria inviata al prefetto, all'assessore Cordaro, al comandante del Corpo forestale, al dirigente del Servizio ispettorato di Messina e alle segreterie regionali.
I sindacati avevano denunciato “lo stato comatoso dovuto alla carenza di organico con il quale si accingono ad affrontare la campagna antincendio, con l'aggravante che “a quanto pare” nessuno riveste la qualifica di direttore operazioni di spegnimento”, facendo esplicito riferimento alla “Direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 10 gennaio 2020”, registrata alla Corte dei conti il 17 febbraio e pubblicata in Gazzetta il 5 marzo 2020”.
Ieri è partita un'altra nota con la quale i rappresentanti provinciali dei sindacati chiedono in aggiunta al Comando del Corpo forestale, anche alle loro segreterie regionali, di intervenire per avere “direttive certe e per iscritto, perchè a “quanto pare” da parte dei vertici dell'amministrazione forestale, la mancata partecipazione al corso di formazione, il mancato superamento del corso per conseguire la “qualifica di Dos”, in Sicilia viene superata dall'esperienza acquisita sul campo, ma questo nessuno lo mette per iscritto.
I sindacati ricordano inoltre che “la consistenza organica prevista, per la provincia di Messina, dalla legge regionale istitutiva del Corpo Forestale della Regione Siciliana prevedeva una dotazione di 305 unità mentre oggi risultano 47 unità. Di queste sono utilizzabili nell’attività specifica antincendio 23 unità. Eppure la provincia di Messina è seconda per indice di boscosità in campo nazionale e detentrice di circa il 75% della superficie boscata della Regione Siciliana, e nel suo territorio vi sono 2 Parchi e 9 Riserve Naturali di notevole pregio ed estensione di territorio. Il personale di età che varia da 58 a 65 anni che per il tipo di lavoro usurante corrisponde ad una età di 64, 69 anni, comporta la reale possibilità di mettere in pericolo la pubblica e privata incolumità”.
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