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Viviana e Gioele, il procuratore: "Morti nello stesso posto, i resti del bimbo trascinati dagli animali"

"Viviana Parisi ed il figlio Gioele Mondello sono morti nello stesso posto". Ne è convinto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj e il ritrovamento dei resti ossei e indumenti che con molta probabilità appartengono al figlio di 4 anni.

Alla squadra mobile di Messina oggi è stato prelevato il Dna del papà del bimbo, Daniele Mondello, per la necessaria comparazione con quello estratto dai poveri resti ossei ritrovati ieri da un ex brigadiere dei carabinieri, tra i volontari in campo, nella fitta vegetazione della collina di Caronia, a 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo.

“Ci vorrà ancora del tempo per la comparazione con il DNA paterno", ha precisato Cavallo. Intanto, un papà distrutto dal dolore che sui social ha puntato il dito contro i metodi seguiti nelle ricerche, oggi è impegnato anche nel drammatico riconoscimento degli indumenti che apparterrebbero al figlio.

Tra domani e sabato l’autopsia che sarà eseguita da Elvira Spagnolo, già incaricata per la 43enne dj e producer. Si continua a indagare sulle cause della morte di mamma e figlio aggrappandosi ad alcune ipotesi: “Il piccolo Gioele potrebbe essere stato ucciso e trascinato da animali selvatici all’interno della macchia mediterranea dove è stato rinvenuto, in un secondo momento”. Secondo il magistrato, “i resti del piccolo Gioele sono stati trascinati in più punti da suini selvatici o cani. Questo è sicuro poiché il corpicino è stato trovato smembrato in più punti, così come i lembi di indumenti e le scarpette ritrovate, questo effetto di dispersione è sicuramente addebitabile all’intervento di animali selvatici, che sarebbe avvenuto in un momento successivo ai fatti”.

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