Il procuratore Angelo Cavallo sta studiando tutti i messaggi postati da Viviana Parisi, prima della scomparsa, sulla sua pagina Facebook, denominata “Express Viviana”. Profetiche risuonano oggi le sue parole: "È come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo”.
La dj torinese le scrive in un post il 9 luglio: cita il bosco, la voglia di nascondersi da qualcosa che forse la tormentava, la spaventava. Poi prosegue facendo riferimento all’amato figlio, per il quale aveva abbandonato la musica: “Il suo mondo mi rapì, sia con il cuore che con la mente. Mi travolse. Prima di tutto mi coinvolse un senso di protezione quindi iniziai ad aver cura di tutto il suo grande universo".
Dirimente sarà l’autopsia sui resti dilaniati del piccolo Gioele, fissata per domani al Policlinico di Messina. Ad eseguirla sarà lo stesso medico legale Elvira Ventura Spagnolo, che ha esaminato la salma della madre, rinvenuta cadavere l’8 agosto nei boschi di Caronia, e che afferma: "Senza gli esiti degli accertamenti, non si può dire nulla".
Al momento ci sono solo le supposizioni. Omicidio-suicidio o aggressione da parte di animali selvatici? Sono le due ipotesi sulle quali la Procura di Patti sta lavorando. La prima ipotesi si baserebbe sulle fragili condizioni psichiche della donna, che dopo l'incidente in galleria, sull’A 20 Messina–Palermo, ha inspiegabilmente abbandonato la sua auto e si è inoltrata verso il bosco. L'altra ipotesi al vaglio degli inquirenti è l'aggressione da parte di animali selvatici, e trova d'accordo anche i familiari, convinti che la donna non avrebbe mai fatto del male al figlio.
Sempre martedì, sui luoghi del ritrovamento dei cadaveri, si svolgerà un nuovo sopralluogo, con gli esperti nominati dalla Procura di Patti e con il perito di parte, Giuseppina Certo. “La ricognizione servirà - affermano gli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello - per individuare la natura del possibile attacco di animali ed il presunto itinerario percorso da Viviana e Gioele, oltre a ricostruire il collegamento tra il luogo del ritrovamento di della mamma prima e del bambino poi”.
Per il legale Venuti , Gioele e Viviana sono morti in due momenti ed in due luoghi distinti, diversi, anche se “ritiene complicato il trascinamento tra la vegetazione troppo fitta del corpo del bimbo". Secondo Venuti “è ipotizzabile che la madre avesse smarrito il bambino, forse sfuggitole nel bosco, sarebbe pertanto salita sul traliccio, per avvistarlo, per avere una visuale migliore dall’alto, ma poi accidentalmente, sarebbe caduta. Nel frattempo, il bimbo impaurito, sarebbe a sua volta, scivolato da qualche altra parte, o avrebbe vagato tra i boschi e sarebbe morto di stenti, o sbranato dagli animali selvatici o da cani ”.
“Noi arriveremo a Messina domani - affermano Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, avvocati della famiglia Parisi - al momento dalle notizie che abbiamo dal padre Luigino e senza avere accesso ancora ai referti dei medici legali, ci sentiamo di escludere l'ipotesi del suicidio di Viviana". "Potremo - aggiunge Cozza - essere più precisi quando avremo i reperti in mano e saranno stati eseguiti tutti gli esami necessari. Da quello che ci dice la famiglia escluderei che Viviana si fosse uccisa e possa aver fatto del male al piccolo Gioele”.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia