Si tuffa in mare per salvare due giovani a Milazzo: ritrovato il corpo di Aurelio Visalli, il militare eroe
È finita la speranza per il sottufficiale della guardia costiera che ieri si è buttato in mare a Milazzo per mettere in salvo due giovani in difficoltà tra le onde. Aurelio Visalli, 40 anni, padre di due figli, è stato ritrovato questa mattina, nella zona del lido Stone. L'uomo, nonostante le onde molto alte e il forte vento, non ha esitato a tuffarsi in mare per soccorrere un ragazzino ma non ha avuto la forza di tornare in riva. Le ricerche sono andare avanti per tutta la giornata di ieri e si sono interrotte alle 20. A ripescare il cadavere è stato l'equipaggio della motovedetta della Capitaneria di porto sulla quale il giovane sottufficiale aveva prestato servizio. Il ritrovamento è avvenuto a nord del punto dove Visalli si era tuffato per effettuare il salvataggio di due ragazzi in difficoltà, ad una cinquantina di metri dalla costa nota come "puntitta", nella baia del Tono. Il corpo dello sfortunato sottufficiale è stato trasportato con la stessa motovedetta fino al porto e da qui trasferito all’obitorio dell’ospedale di Milazzo. "La notizia della morte in mare di Visalli addolora la Difesa. Il suo è stato un gesto eroico, non ha esitato ad intervenire per soccorrere due bagnanti in difficoltà nel golfo di Milazzo. Ha dimostrato grande coraggio e altruismo, qualità proprie dei nostri militari che non esitano a mettere a rischio la propria vita per l’incolumità altrui". Lo scrive il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo appresa la notizia. "In queste ore di profondo dolore - prosegue - stringo in un forte abbraccio la famiglia, gli amici ed i colleghi del Sottufficiale. Alla moglie, ai figli, ai suoi affetti più cari esprimo sentimenti di profondo cordoglio. Espressioni di vicinanza li indirizzo al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Giovanni Pettorino, al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone e a tutto il personale della nostra Marina Militare". Foto: Gazzetta del Sud