Coronavirus, Capizzi diventa zona rossa per 10 giorni: focolaio esploso dopo una festa di compleanno
Il Comune di Capizzi, in provincia di Messina, dalle ore 14 di domenica 3 gennaio sarà "zona rossa" per dieci giorni. Lo prevede un'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il provvedimento, preso d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione dell'Asp e sentito il sindaco, serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del Coronavirus. Le misure restrittive resteranno in vigore fino alla mezzanotte di mercoledì 13 gennaio. Il sindaco Principato questa mattina aveva parlato di "situazione molto grave". I contagiati accertati sono circa sessanta, e altri 30 sono in attesa di risultato al tampone molecolare. Ieri è morto una persona di 68 anni, positiva al Covid, nel centro nebroideo. Il tutto sarebbe nato dopo un party privato, una festa di compleanno, che si sarebbe tenuta lo scorso 20 dicembre, con circa 150 invitati. Sul caso del focolaio di coronavirus a Capizzi il Codacons ha presentato un esposto alle procure di Messina e di Enna con cui si chiede di aprire una indagine per concorso in epidemia colposa. «E' necessario appurare se l’elevato numero di contagi registrato nel comune di Capizzi sia riconducibile alla festa abusiva organizzata nei giorni scorsi a Nicosia alla quale avrebbero partecipato molti giovani residenti a Capizzi - spiega il Codacons - In un momento di grave emergenza per il paese, permettere assembramenti attraverso eventi e feste appare del tutto illecito, a maggior ragione se durante tali party non vi è alcun controllo circa l’uso delle mascherine e il distanziamento sociale. Per tale motivo riteniamo che la magistratura debba aprire una indagine sul caso, verificando le responsabilità sia delle istituzioni locali, sia degli organizzatori della festa e di coloro che vi hanno preso parte, per la possibile fattispecie di concorso in epidemia colposa».