Si è concluso con dieci condanne, alcune pesanti, il processo scaturito dall’operazione Scipione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina su un gruppo che spacciava droga e che si riforniva dai calabresi di Africo Nuovo. È quanto deciso dal gup Valeria Curatolo a conclusione del giudizio con il rito abbreviato. Questa la sentenza: Angelo Albarino 20 anni, Giovanni Bonanno 8 anni, Fortunato Calabrò 2 anni e 4 mesi, Santo Chiara 12 anni e 6 mesi, Orazio Famulari 4 anni e 6 mesi, Costantino Favasuli 6 anni, Salvatore Favasuli 10 anni, Stefano Marchese 7 anni, Giovanni Morabito 8 anni e 8 mesi, Maria Visalli 1 anno e 8 mesi, pena sospesa. L’operazione Scipione è scattata a marzo 2020 con 19 arresti, e all’udienza preliminare una parte ha deciso di procedere con il rito ordinario e un’altra ha scelto la strada dell’abbreviato. Le indagini dei carabinieri sono state avviate a seguito di un episodio avvenuto il 27 settembre 2016, quando ignoti avevano esploso alcuni colpi di fucile contro uno dei tavolini di un bar di viale Regina Margherita dove erano seduti tre degli indagati dell’operazione che non furono raggiunti dai proiettili. Intercettazioni e appostamenti hanno fatto emergere l’esistenza di un gruppo che si riforniva di droga dai calabresi che assicuravano la consegna a domicilio, su base settimanale, di carichi di cocaina e marijuana che venivano poi destinati alle principali piazze di spaccio della città. Nella ricostruzione dei fatti un contributo è arrivato anche dai collaboratori di giustizia.