Filicudi, nelle Eolie, con 21 alunni, ha la seconda tra le scuole più piccole d’Italia. Sette frequentano l’infanzia, dieci la primaria e quattro il Centro di preparazione esami (Cpe). Nell’isola i genitori protestano perché ritengono che i loro figli siano "abbandonati" e hanno inviato un esposto al ministro dell’Istruzione, all’assessore regionale, al sindaco di Lipari e alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. "Abbiamo un edificio bellissimo - scrivono - con uno splendido panorama, ma fuori da tutto. L’erba alta non ha consentito ai bambini, negli ultimi mesi dell’anno, di stare all’aperto e usare i quattro giochi ammalorati. Una scuola, che da una settimana è anche senza collaboratore scolastico. C'è un’unica insegnante alle elementari (che abilmente riesce a far fronte ai molteplici disagi) , 5 classi in una, 10 bambini dei quali 5 non conoscono la lingua italiana, perché stranieri e non è stato neanche attivato il progetto interculturale, nonostante le richieste dello stesso Consiglio di interclasse, così come avvenuto negli altri plessi". Infine, mentre in Italia i ragazzi tornano alle lezioni in presenza, a Filicudi il rientro è stato in Dad: "Una misura sanitaria ingiustificata, per di più su un territorio covid free da sempre", dicono i genitori.