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Un motoraduno da Messina a Galati in nome della donazione degli organi

Momento centrale il convegno per sensibilizzare il pubblico. La giornata è stata organizzata dell'Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo, in collaborazione con l'Avis e con la onlus Donare è Vita

Il Motoraduno per la Vita

Numerosi motoamatori hanno partecipato oggi - domenica 22 agosto - al primo Motoraduno per la vita organizzato dall’Irccs Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina, in collaborazione con Avis Sezione provinciale di Messina, Admo Sezione Nebrodi e Associazione onlus Donare è Vita. Alla giornata di sensibilizzazione alla donazione di organi, tessuti, cellule, emoderivati e midollo osseo hanno partecipato anche i gruppi Bikers Duemari Chapter, Punishers MC Messina e Motoclub Pirates Messina. I motoamatori erano tutti regolarmente muniti di green pass. Si sono radunati alle 8 nello spazio antistante il P.O. Irccs Piemonte di viale Europa, a Messina, per raggiungere il Comune di Galati Mamertino, che ha patrocinato l’evento.

Momento centrale è stato, alle 12, il convegno dal titolo La donazione degli organi: un gesto solidale, cui sono stati affidati i saluti istituzionali al sindaco del Comune nebroideo Antonino Baglio e al direttore amministrativo dell’Irccs Bonino Pueljo, Maria Felicita Crupi.

Informare i cittadini sul valore e la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule e sull’importanza del trapianto quale terapia salva-vita è stato l’obiettivo dell’evento, più volte sottolineato dai relatori Gaetano Alessandro, presidente dell’Associazione onlus Donare è Vita, Marco Rocca, presidente provinciale di Avis Messina, e Salvatore Rotondo, presidente di Avis Messina.
Dopo la toccante testimonianza di Marco Miano, presidente della sezione Avis di Galati Mamertino, si è tenuto un focus sulla morte cerebrale a cura di Salvatore Leonardi, responsabile dell’U.O.C. di Rianimazione del P.O. Irccs Piemonte e coordinatore locale del Crt (Centro regionale trapianti) Sicilia del medesimo nosocomio.

Chiari e univoci i messaggi trasmessi durante l’importante incontro. La donazione degli organi, così come quella del sangue, è un gesto d'amore verso gli altri ma anche verso se stessi. Occorre fare uno sforzo collettivo per modificare la cultura del nostro Paese, affinché la comunità intera comprenda che il dono è una necessità sociale, oltre che un gesto di fraternità universale. A questo proposito è stato anche ricordato a tutti che è possibile, al momento del rilascio della carta di identità, nella maggior parte dei comuni, sottoscrivere la propria disponibilità alla donazione degli organi. Questo renderebbe superfluo il successivo consenso dei parenti.

Al termine del convegno sono state consegnate due targhe ricordo dell’evento, rispettivamente al sindaco Baglio e al presidente Miano.

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