Da oggi porta il nome di Graziella Campagna, vittima innocente di mafia, il lungomare di Santa Margherita, nella riviera sud di Messina. A quasi 36 anni dal delitto la città non dimentica il sacrificio della sfortunata diciassettenne di Saponara, che venne barbaramente uccisa il 12 dicembre 1985 con cinque colpi di lupara, per avere trovato nella lavanderia in cui lavorava l’agendina del mafioso Gerlando Alberti junior.
Per lei un nuovo riconoscimento dopo l’intitolazione della piscina comunale di Messina: servirà a mantenere viva la sua memoria. Alla scopertura della targa erano presenti i fratelli di Graziella, Pietro e Pasquale Campagna, l’avvocato di famiglia Fabio Repici, che ha seguito le fasi del processo contro il mandante e gli esecutori dell’omicidio, il vice prefetto di Messina Patrizia Caterina Adorno, l’assessore comunale alla Toponomastica Enzo Caruso, il presidente Giovanni Scopelliti ed i consiglieri della circoscizione Santa Margherita, e i rappresentanti dei carabinieri e della questura.
Graziella Campagna
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