La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione per due immobili riconducibili a Paolo Aloisio, che ad aprile 2020 era stato condannato a 19 anni dal Tribunale di Messina.
Dalle indagini sarebbe emerso il ruolo apicale di Aloisio nel clan di Giostra nella zona nord di Messina. Il provvedimento scaturisce da un’indagine economico finanziaria della Dia, coordinata dalla Procura di Messina, culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale a firma congiunta del direttore della Dia e del procuratore Maurizio de Lucia. Secondo gli investigatori, forte di un solido rapporto fiduciario col capo clan, a Aloisio sarebbe stata affidata la detenzione e custodia delle armi del clan e gli «veniva ritagliato un ruolo di primo piano quale addetto anche alle estorsioni».
A dimostrarlo sarebbe un suo coinvolgimento in un episodio di estorsione ai danni di un imprenditore minacciato affinché non partecipasse alle procedure per l’affidamento di una struttura turistico-balneare a Mortelle sulla quale il clan aveva indirizzato i propri interessi. Il provvedimento di confisca ha, quindi, confermato quanto accertato dalla Dia in sede di indagini patrimoniali circa la provenienza illecita dei beni, già sottoposti a sequestro.
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