Lo spettacolo della lava che arriva fino in mare. Alcuni isolani in compagnia di turisti sono saliti in località Osservatorio, raggiungendo i 400 metri d’altezza sul livello del mare, per la visione notturna dell’eruzione del cratere che ormai perdura da qualche giorno. L'attività è controllata dall’Ingv di Catania in stretta collaborazione con la Protezione civile.
Sul cratere area nord, ma anche in quello centro sud, persiste l’attività stromboliana con lancio d lapilli incandescenti e con il trabocco lavico che si riversa nella sciara del fuoco raggiungendo il mare. A Vulcano, con qualche giorno di ritardo a causa del brutto tempo, sono giunti tre tecnici dell’Arpa di Palermo con una stazione mobile per la mappatura dell’isola. La stazione mobile opererà all’interno di un piccolo parcheggio, mentre i tecnici effettueranno i rilievi nella zona rossa.
L’ordinanza del sindaco Marco Giorgianni per un mese vieta agli isolani di rimanere di notte nei sei chilometri di zona che si estende dall’area portuale, a Sotto Lentia fino all’istimo di Vulcanello. Di giorno la vita scorre nella normalità in attesa di buone notizie relative ai fumi del gas nocivi per la salute pubblica. A Vulcano la buona notizia è che presto partiranno i lavori per il porto degli aliscafi di Levante e per lo scalo alternativo di Ponente. L’appalto se l’è aggiudicato la ditta Catifra di Barcellona Pozzo di Gotto per un importo a base d’asta di circa due milioni di euro.
«Rinnoviamo i ringraziamenti al governo Musumeci, in particolare all’Assessore Marco Falcone, e agli Uffici del Dipartimento delle Infrastrutture – dice il sindaco Marco Giorgianni - non possiamo che auspicare in una pari rapida conclusione delle giuste operazioni di verifica e conseguente sottoscrizione del contratto d’appalto vista l’importanza strategica dell’opera per l’isola di Vulcano e per l’intero territorio, che ancor più si avverte in questo attuale momento emergenziale».
«Siamo soddisfatti - dichiara l’assessore Falcone - per aver affidato i lavori nei tempi che ci eravamo prefissati, anche perché l’isola vive una complicata fase vulcanologica che conferma l’urgenza, anche nell’ottica di potenziali rischi naturali, di attrezzare Vulcano con un porto finalmente sicuro, moderno ed efficiente. Quando ci siamo insediati, il pontile aliscafi era in abbandono e nessuno avrebbe creduto nel positivo epilogo del lungo iter di questo progetto, per due anni fermo al Ministero dell’Ambiente. Il governo Musumeci - conclude Falcone - ha lavorato con la consueta attenzione per sbloccare questo cantiere strategico e così, confidiamo entro dicembre, i lavori saranno consegnati, per poi posare la prima pietra». L’appalto prevede la messa in sicurezza del molo foraneo e il collegamento tra le banchine portuali e il nuovo pontile per gli aliscafi.
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