I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, nel corso della settimana, hanno svolto un servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio, impiegando il personale del Nucleo Radiomobile, nell’intento di garantire incisivi accertamenti sulle c.d. bici a pedalata assistita che, modificate nelle caratteristiche tecniche, finiscono per diventare dei veri e propri scooter. Di questi mezzi si occupa l’art. 50 del codice della strada che disciplina la categoria dei c.d. “velocipedi”, evidenziandone la ridotta capacità di spinta e l’ausilio alla propulsione determinata dalla pedalata. Per essere considerati tali si richiede una potenza di 0,25 kw ed una velocità che viene ridotta o interrotta quando il ciclista raggiunge i 25km/h o prima, se il ciclista smette di pedalare. I velocipedi a pedalata assistita possono essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità il veicolo non superi i 6 km /h. e, a differenza dei motocicli, sono privi di immatricolazione ed i conducenti sono esentati dall’obbligo della sottoscrizione di un’assicurazione sulla responsabilità civile, dall’indossare il casco, dal possesso di una patente di guida e dall’aver raggiunto un’età minima per la conduzione dei predetti veicoli. Nel corso dei servizi avviati in città dai Carabinieri, durante i quali sono stati controllati 138 velocipedi, si è accertato che 10 velocipedi erano stati modificati in modo da consentire di superare il limite di velocità ed evitare di pedalare mantenendo una velocità superiore ai 6 km/h. Le diverse modifiche sui limiti di velocità - ottenute agendo sul computer di bordo o ricorrendo a tutorial – se da un lato finiscono per conferire a questi mezzi perfomance analoghe a quelle degli scooter, dall’altro li fanno uscire dalla categoria dei velocipedi per farli rientrare in quella dei ciclomotori a propulsione elettrica di cui ne assumono le caratteristiche. Pertanto, al termine delle verifiche tecniche, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro i 10 veicoli, in prospettiva della successiva confisca, ed i conducenti sono stati sanzionati per guida senza patente (ai sensi dell’art. 116 c.d.s.), per guida senza indossare il casco (art. 171 c.d.s.) nonché per l’assenza di assicurazione sulla responsabilità civile (art. 193 c.d.s.) e per la circolazione di veicoli che non risultino immatricolati e targati (art. 97 c.d.s.).