Messina

Giovedì 19 Dicembre 2024

Nessuna turbativa di opere pubbliche a Sant’Agata Militello, assolto il sindaco Bruno Mancuso

Il sindaco di Sant'Agata Militello, Bruno Mancuso

Il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Mario Samperi, a latere Andrea La Spada ed Edoardo Zantedeschi) ha assolto il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso "per non aver commesso il fatto".  Al primo cittadino veniva contestato di essere il promotore della presunta associazione a delinquere, che poneva sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti la fase progettuale di alcune opere pubbliche realizzate nel comune di Sant’Agata Militello, nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013, durante il quale era sindaco sempre lo stesso Mancuso. È stato condannato a quattro anni di reclusione più al pagamento delle spese, l’ingegnere Giuseppe Contiguglia. Per l’ipotesi associativa, ritenuto “organizzatore”, ex capo dell’ufficio tecnico del Comune. Contiguglia inoltre dovrà provvedere al risarcimento del danno nei confronti del Comune, costituitosi parte civile ed a suo carico è stato disposta anche l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.  I giudici hanno disposto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, per il reato associativo, nei confronti dei tecnici comunali: Calogero Silla, Carmelo Gambadauro, Antonino Naso e Maria Grazia Meli Bertolone, per questi ultimi, insieme all’ingegnere Contiguglia, prescritta l’accusa di Faccio nella sottoscrizione del progetto per l’elisuperficie.  È stato condannato a due anni di reclusione Francesco Spitaleri, progettista nell’ambito dell’allora piano integrato sviluppo territoriale per calunnia in sede di interrogatorio di garanzia. Lo stesso è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato" dall’accusa di falsa dichiarazione nello stesso interrogatorio di garanzia. Il pm Alessandro Lia nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi per l’ingegnere Contiguglia, 3 anni per il sindaco Mancuso e per i funzionari comunali Silla e Gambadauro. Due anni per l’ex impiegata Bertolone, 1 anno e 4 mesi per Spitaleri ed un anno per Naso. Il collegio difensivo era rappresentato dagli avvocati: Alberto Gullino, Giuseppe Mancuso, Massimiliano Fabio, Alfio Pappalardo, Nicola Savio per Alessandro Pruiti, Luciano Coppolino, Valerio Lanza e Felice Gambadauro. Le parti civili costituite sono state assistite dagli avvocati: Giuseppe Lo Presti, Fabio Repici e Carmelo Torre Barbera. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. L’operazione che ha dato vita al processo risale al 15 febbraio 2014, coordinata dalla procura di Patti e venne eseguita dalla squadra mobile di Messina della polizia del commissariato di Sant’Agata Militello. L’inchiesta, guidata dall’allora procuratore di Patti Rosa Raffa, fece emergere la presunta mala gestio di alcune opere pubbliche appaltate e realizzate a Sant’Agata Militello, durante la sindacatura di Bruno Mancuso. "Accolgo con grande sollievo la sentenza di assoluzione, dopo otto anni - afferma in una nota il sindaco Mancuso - nel processo 'Camelot', che mi ha messo al centro di accuse tanto infondate quanto infamanti. La sentenza conferma che la mia condotta di amministratore limpida e trasparente non poteva mai essere messa in discussione. Nessuna sentenza può ripagare le sofferenze patite in questi otto lunghi anni ma non per questo voglio iscrivermi al lungo elenco delle vittime della giustizia, verso la quale anzi ho sempre avuto assoluta fiducia ed il dovuto rispetto".

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